Testimonianza di una infermiera

Sono un’infermiera del Cammino e vado principalmente a casa dei malati del quartiere. In questo periodo di emergenza sanitaria mi sono chiesta più volte se io non potessi essere più utile “in prima linea”, ovvero in un reparto ospedaliero, oppure in una struttura per anziani, vista la mia giovane età, la mia voglia di imparare e di mettermi al servizio dei malati. Con il passare dei giorni, ma soprattutto grazie ai vari incontri con i miei pazienti, mi sono accorta che in questo momento sono proprio chiamata a stare con i malati che ora sono un po’ dimenticati da tutti. Ho capito che sono chiamata a stare con i malati e le loro famiglie che ora non sono considerati “urgenti” ma il cui dolore fisico ed interiore è immenso!

Mi rendo conto che, in modi diversi, è chiesto ad ognuno di noi di essere utile al mondo in un modo diverso rispetto a quello che ci si era immaginati. Grazie al mio lavoro sto scoprendo l’utilità di vivere questo periodo cercando di capire ogni giorno quello che il Signore mi chiama a fare!