SOSTIENI IL CAMMINO

Le spese per l’attività, gli stipendi per il personale e per i collaboratori, le spese di gestione, i materiali di consumo sono soltanto in parte finanziati dai contributi degli Enti Pubblici, privati e dalle Fondazioni.

Il contributo di amici e benefattori diventa sempre più prezioso per sostenere, con modalità semplici e concrete la sussistenza e lo sviluppo di un’opera a cui sono legati.

Diventa socio

Diventare soci de Il Cammino è la modalità più semplice e concreta di sostegno alle iniziative dell’Associazione. Basta compilare il modulo di adesione in questa sezione e versare la quota associativa annuale, secondo una delle forme indicate. Si potrà così vivere  più direttamente alle attività dell’opera, essere periodicamente informati con la newsletter delle iniziative e partecipare all’assemblea annuale dei soci dove poter verificare come tutte le risorse  vengono utilizzate per rafforzare la presenza accanto alle famiglie.

I versamenti delle quote associative o di eventuali contributi possono essere effettuati presso la Sede dell’Associazione oppure utilizzando il sottocitato Conto corrente, intestato ad “Associazione Il Cammino”:

  • C/C BANC. n.1000/9893 c/o Intesa San Paolo 05000
    ABI 03069 CAB 09606 IBAN IT91 S030 6909 6061 0000 0009 893

Donazioni libere

I  versamenti di contributi possono essere effettuati nei seguenti modi:

  1. presso la Sede dell’Associazione
  2. utilizzando il seguente conto corrente, intestati a  “Associazione Il Cammino”:
  • C/C BANC. n.100000009893 c/o Intesa San Paolo 05000
    ABI 03069 CAB 09606 IBAN IT91 S030 6909 6061 0000 0009 893

Il funzionamento dell’associazione e la disciplina delle erogazioni liberali ricevute dall’associazione


Le organizzazioni di volontariato possono trarre le risorse economiche necessarie al lor funzionamento ed allo svolgimento delle proprie attività da fonti diverse, quali, fra le altre, contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali ed attività di raccolta fondi.

Le spese per la gestione delle attività dell’associazione sono solamente in parte finanziati dai contributi preziosi di Enti pubblici e privati. Il contributo di amici e benefattori diventa sempre più prezioso per sostenere, con modalità semplici e concrete la sussistenza e lo sviluppo di un’opera a cui sono legati,

In particolare, in relazione alle modifiche intervenute per effetto del Decreto Legislativo  3 Luglio 2017, n.117 “Codice del Terzo settore”, a norma dell’articolo 1, comma 2,lettera)b, della legge 6 giugno 2016,n. 106, dal 2018 sono applicabili alle erogazioni liberali pervenute alla associazione da parte dei donatori le seguenti agevolazioni:


Erogazioni liberali effettuati da soggetti IRES

Sono deducibili dal reddito complessivi netto del soggetto erogatore, ai sensi dell’art. 83 c.2 D.Lgs 3 Luglio 2017 n. 117, nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. Qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento  dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino alla concorrenza del suo ammontare.

Le Erogazioni Liberali effettuate da Soggetti Irpef

Sono detraibili, ai sensi dell’art. 83 c.1 D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117, per un importo pari al 35% degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore degli enti del Terzo settore non commerciali di cui all’articolo 79, comma 5, per un importo complessivo in ciascun periodo d’imposta non superiore a 30.000 euro.

o alternativamente

sono deducibili dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore, ai sensi dell’art. 83 c.2 D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117, nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. Qualora la deduzione sia di ammontare superiore al reddito complessivo dichiarato, diminuito di tutte le deduzioni, l’eccedenza può essere computata in aumento dell’importo deducibile dal reddito complessivo dei periodi di imposta successivi, ma non oltre il quarto, fino a concorrenza del suo ammontare.